IPERTENSIONE
QUANDO UN SOGGETTO PUÒ ESSERE DEFINITO IPERTESO?
La pressione che il sangue esercita nelle arterie varia notevolmente fra una persona e l'altra, in rapporto all'età, alla costituzione fisica, allo stato emotivo. Si dice che una persona è ipertesa (o ha la pressione alta) quando la pressione arteriosa minima a riposo e in diverse occasioni, supera costantemente il valore di 90 mmHg o quello della massima il valore di 140 mmHg. Dopo i 60 anni si accettano come normali valori leggermente più alti, proprio perché c'è una naturale tendenza ad un aumento della pressione con l'età.
A COSA VA INCONTRO UN SOGGETTO IPERTESO?
I danni che possono conseguire ad una elevata pressione del sangue sono seri e consistono in malattie vascolari, danni al cuore (insufficienza cardiaca, infarto), al rene (insufficienza renale), al cervello (ictus) e agli occhi (emorragie, retinite.). Tali danni possono comparire dopo parecchi anni dall'inizio della malattia e sono favoriti anche da altri fattori di rischio come il diabete, l'abitudine del fumo, il sovrappeso, l'obesità e un eccessivo contenuto di colesterolo del sangue.
COSA SI DEVE FARE?
La prima forma di trattamento dell'ipertensione consiste in alcune modificazioni dell'alimentazione e dello stile di vita.
• Il soggetto al limite della normalità pressoria, che non utilizza ancora farmaci, può con precisi accorgimenti alimentari suggeriti da una terapia nutrizionale personalizzata, regolare i propri valori.
• Nel soggetto in trattamento farmacologico è indispensabile associare alla terapia antipertensiva una terapia nutrizionale adeguata che garantisca l’esclusione di tutti i cibi che possano contribuire all’aumento della pressione arteriosa in modo da migliorare nel tempo gli effetti della terapia ipertensiva in atto.
L’associazione di un alimentazione esente da cibi nemici dell’ipertensione e l’attuazione di una terapia antipertensiva è indispensabile per prevenire a 360 gradi sia la comparsa di sintomi (es. vertigini, cefalea, facile affaticamento etc.), sia le complicanze patologiche a cui il soggetto iperteso può andare incontro.